Palinsesti TV: come viene definita la programmazione televisiva

Palinsesti TV: come viene definita la programmazione televisiva

La parola palinsesto ha un’origine un po’ particolare. Non nasce infatti in ambito televisivo, ma si riferisce alle pergamene che, in tempi antichi, veniva raschiate per cancellarvi il testo e poterle riutilizzare. Secondo alcuni diventa di uso comune nella televisione negli anni ’50, quando la programmazione televisiva veniva scritta e riscritta più volte, finché non avesse ottenuto il beneplacito delle forze di Governo che, ai tempi, avevano ancora uno stretto controllo su che cosa poteva o non poteva andare in onda. Che questa leggenda sia vera o meno, resta il fatto che la programmazione televisiva viene organizzata in modo decisamente certosino, seguendo alcuni parametri e principi. Ed è quindi probabile che tutt’ora un palinsesto venga rivisto più volte prima di essere approvato. Ma vediamo come viene definita la programmazione tv. 

Il palinsesto in base ai periodi dell’anno, della settimana e del giorno

La programmazione televisiva, in un certo senso, segue la routine della nostra vita lungo tutto l’arco dell’anno. In estate, quando le persone vanno in vacanza, non vi sarà sfuggito il fatto che difficilmente troverete in tv un film in prima visione, o la messa in onda di una produzione importante. In estate, quindi, vanno per la maggiore le repliche e, in generale, le produzioni a basso costo. Diverso invece è il discorso per il periodo invernale quando, con il freddo, le persone tendono a restare più a casa e a usufruire di più della “compagnia” della televisione. Stesso discorso vale per i giorni della settimana. Il palinsesto dal lunedì al venerdì, tutti lavorativi, è generalmente molto simile al cambiare dei giorni. Mentre il sabato e la domenica la programmazione è diversa, così come diverse sono le attività che noi facciamo nel weekend, rispetto agli altri giorni della settimana. Anche la programmazione dei periodi festivi è particolare. Per esempio, durante il periodo Natalizio non mancano i film a tema, con alcune pellicole che ritroviamo tutti gli anni in tv, tanto da essere orami un must di questo periodo dell’anno (pensate al film Una poltrona per due con Eddie Murphy). Infine, la programmazione televisiva cambia anche durante il giorno. Le soap opera, per esempio, vengono in genere trasmesse nella prima fascia pomeridiana, mentre i film in prima visione e i programmi di punta di una rete vanno tutti nel cosiddetto “prime time”, ovvero in prima serata, quando la famiglia si siede intorno alla tavola per la cena e si sposta sul divano per il dopo cena.

Quali sono le logiche dietro la programmazione tv

Come detto, la programmazione tv segue la nostra routine quotidiana e, al tempo stesso, almeno per le tv generaliste (Rai, Mediaset etc) cerca di intercettare il gusto del pubblico che, durante quell’ora, può trovarsi davanti al televisore. Se per esempio le soap opera vengono trasmesse a una certa ora del giorno è perché si ritiene che in quella fascia oraria a guardare la tv ci sia un pubblico fatto per lo più di donne, con certi interessi e determinate caratteristiche socio-economiche. Se si manda in onda una partita di calcio la sera è perché si vuole intercettare il pubblico degli appassionati di questo sport e così via. La logica, quindi, è una logica commerciale e, non a caso, determinate pubblicità sono più comuni in certe fasce orarie, perché si ritiene che determinati prodotti siano più di interesse per quel pubblico che sta seguendo la tv in quel momento del giorno. Tuttavia, ricondurre tutto a una questione commerciale sarebbe riduttivo. Il palinsesto, infatti, caratterizza anche la rete, le dà un’identità e fa in modo che sia facilmente riconoscibile. Alcuni film, per esempio, vanno in onda su Rai1, ma difficilmente li vedremo su Italia 1 e viceversa. Questo perché Italia 1, pur essendo una tv generalista, si configura come una rete per giovani, mentre Rai 1, la cosiddetta rete ammiraglia, ha un tono più istituzionale e vuole rivolgersi più alle famiglie.